Giulia, 60 anni e disegnata dal vento
27 giugno, 2022
“L’ha disegnata il vento” non è solo uno slogan geniale: la giulia venne progettata grazie alla galleria del vento del poli di torino
“Sembra un’auto tamponata” disse qualcuno, il 27 giugno di 60 anni fa, alla vista della Giulia: la coda tronca della nuova automobile Alfa Romeo – destinata a sostituire la Giulietta – aveva fatto storcere il naso a più di un alfista.
Per fortuna, a portare la Giulia nella storia ci ha pensato uno slogan geniale: Disegnata dal vento. In effetti, la Giulia è stata la prima automobile studiata all’interno della galleria del vento del Politecnico di Torino!
Non solo design: la Giulia, prodotta tra gli stabilimenti di Arese e del Portello a partire dal 1962, aveva un motore 4 cilindri di 1.570 cc a 4 valvole per cilindro ed era fornita di un cambio a 5 marce, tralaltro non posizionato sul volante: cosa rara, a quei tempi.
Una curiosità: la Giulia è stata inizialmente prodotta al Portello, ma il suo destino era collegato al nuovo (nascente) stabilimento di Arese. Fu effettivamente ad Arese che venne prodotta la prima Giulia GT, però un anno dopo, nel 1963.
Al di là dei giudizi affrettati, la Giulia aveva già la stoffa per diventare un’auto iconica. Che fosse disegnata dal vento, non era solo un modo di dire: le sue linee, così particolari, servivano a darle un’aerodinamicità imbattibile per un’auto di quella categoria, mentre la meccanica era così funzionale da far da base, negli anni successivi, per tantissimi altri modelli Alfa Romeo.
LA GIULIA 1300 DIRETTAMENTE DALL’ARCHIVIO COZZI.LAB
La Giulia venne prodotta fino al 1977 per un totale di circa un milione di esemplari. Nel 2016 una nuova Giulia è tornata sul mercato, conquistando i cuori degli alfisti, anche se nel corso di questi decenni molti modelli furono derivazioni della Giulia: la Quadrifoglio, la Giulia Super, le GT, GTA, GT1300 Junior e le Spider.
In molti si ricordano di lei per un motivo molto semplice: per molto tempo, infatti, la Giulia è stata in dotazione a Polizia e Carabinieri, venendo eletta “auto preferita” anche dei malviventi per fughe rocambolesche dalla legge. Diventa iconica così su strada, ma anche su pellicola, apparendo in film come Piedone lo sbirro (1973), nella trilogia del commissario Betti, in The italian job (1969) e nel film Super rapina a Milano (1964) con Adriano Celentano.
Il nostro Museo, ovviamente, di Giulia ne ha più di una: la Giulia SS del 1967, la Giulia Sprint rossa del 1963, la Giulia spider 1600 sempre del 1963 e la nuova Giulia Super del 1976 oltre alla super star: la Giulia TI Super grigia, un pezzo unico al mondo!
E ora un quiz per veri appassionati:
Per quante persone era omologata la Giulia? E perché?
- Per 4 persone: un posto è stato sacrificato per renderla più aerodinamica
- Per 5 persone: perché era il massimo stabilito dalla legge
- Per 6 persone: perché al posto di un sedile doppio aveva un divanetto nei posti davanti
Vi aspettiamo su Facebook per la risposta (e per fare tanti auguri a Giulia!).